Guidata dall’enologa Nicole Bernardi si è svolta Giovedì 25 settembre 2025 una serata di degustazione che ha portato i soci ad apprezzare vini nati lontani da Torino.
Il giro del mondo in quattro bicchieri

Nicole Bernardi, giovane enologa torinese diplomata WSET Level 3 Award in Wines, ha guidato i partecipanti in un viaggio sensoriale tra quattro vini provenienti da diverse parti del mondo — due bianchi e due rossi — spiegando tecniche di degustazione, curiosità e caratteristiche dei territori di origine.
L’intervento dell’enologa è iniziato sottolineando di non essere sommelier ma di lavorare nel campo analitico su mosti e vini. Così ha desiderato trasferire alcune informazioni sulla degustazione dei vini sostenendo, da subito, che tutto quello che si percepisce da un vino è giusto in quanto la degustazione è soggettiva.
L’intervento dell’enologa ha unito divulgazione scientifica e passione, sottolineando come la degustazione sia un’esperienza soggettiva, ma anche un modo per affinare la percezione e comprendere la complessità di ogni vino.
I passi per la degustazione

Nicole Bernardi ha elencato i passaggi per una corretta degustazione:
- esame visivo con il quale si evidenziano le varie sfumature dei colori;
- esame olfattivo per sentire un profumo più o meno intenso;
- assaggio del vino cercando di analizzare l’intensità e scoprire alcune assonanze con fiori, frutti, tostature, ecc…, anche chiudendo gli occhi per concentrarsi meglio sulla ricerca sensoriale.
Dal Cava spagnolo al Chenin Blanc sudafricano, fino al Cabernet Sauvignon cileno e al Douro portoghese, i presenti hanno potuto apprezzare profumi, aromi e peculiarità di ciascun vino, in un percorso tra cultura, gusto e conoscenza.
Un’enologa molto simpatica

Nonostante la giovane età, Nicole si è mostrata molto spigliata ed ha saputo intrattenere il pubblico anche non specializzato. In questo modo è riuscita a regalare un po’ di conoscenza anche ai meno avvezzi. Alla domanda: “Come ha deciso di diventare enologa?”, Nicole ha risposto con prontezza: “Sono figlia di due commercialisti e, piuttosto che seguire le loro orme, mi sono data al vino!”
La conviviale si è conclusa in un clima di entusiasmo e convivialità, confermando il successo di un incontro che ha saputo coniugare l’eleganza della degustazione con lo spirito di amicizia rotariana.